A volte
quando fa freddo e viene
la notte
mi sento mendicante.
E allora col pensiero
vado per le vie deserte
cercando un cane per
compagno
e un uomo
per chiedergli la strada
del ricovero.
Mi piace pensare
di non trovare nessuno
e di camminare
sui marciapiedi vuoti
per ore e ore
battendo i denti
e sognando un cibo
che non sia un avanzo.
Anche se sono
nel caldo del letto
continuo a vagare
per la città desolata
e sento il freddo
e la fame e il sonno.
Soffro
per i fratelli mendicanti
un poco delle loro pene
perché l’alba
non tardi a venire.
(1945)
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