mercoledì 4 dicembre 2013

Terremotati


Balvano, Irpinia, notte tra il 23 e il 24 novembre 1980, da dodici ore il terremoto ha distrutto decine di paesi. Facendo strage di vite, abbattendo tutti gli edifici per chilometri. Una voce fa un lamento continuo che continuerà fino al giorno dopo senza che nessuno abbia potuto raggiungere il povero corpo per potergli dare la salvezza. Giorni di desolazione, di orrori: la macchina dei soccorsi e degli aiuti stenta ad avviarsi e a mano a mano che si rimuovono le macerie il numero dei morti aumenta. I superstiti, senza più un tetto, iniziano la vita grama delle tendopoli destinata a durare anche anni: e intanto fa freddo e piove, ci si muove nel fango. Ancora adesso se ripenso al mio compleanno dei sessanta che scadeva in quei giorni, mi torna in mente quella voce lamentosa come un filo incandescente, e un viso di ragazzo che si affaccia sotto la pioggia nella fessura di un tenda.

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