lunedì 9 luglio 2012

Simpatia verbale


Tra le bagnanti, al primo colpo d’occhio, fa spicco la «rossa»:  alta almeno uno e ottantadue, bruna, pelle olivastra, un tipo. La chiamano «rossa» perché è sempre vestita di questo colore: costume  rosso, casacca di spugna rossa,  cappello di paglia rosso, sandali rossi. Ha quarant’anni e una figlia di dieci: il marito non c’è, viene il sabato sera e riparte il lunedì mattina. La «rossa» sta sempre parlando con qualcuno, non importa se uomo o donna: chiacchiera di tutto, con un linguaggio sempre appropriato, dimostrando buona cultura; ma soprattutto chiacchiera allegramente, senza alcuna ombra di alterigia, di snobismo, di sofisticazione. Certe mogli, sulle prime, si allarmano, vanno a incollarsi ai mariti per essere pronte alla difesa e all’aggressione, ma poi anche loro vengono conquistate dalla simpatia della  «rossa», si rendono conto che non ha alcuna intenzione minacciosa  come conquistatrice nei confronti degli uomini. È facile che ci sia intorno a lei un grappolo di persone, non un solo colloquiante e chi non è interessato a sentirla, se vede ressa, non si avvicina nemmeno perché sa già chi c’è lì.
È una donna che si attacca alla vita con l’esuberanza della parola. Si intuisce che vuole sfruttare pienamente la fioritura di questa  ultima sua floridezza per mettersi in mostra. Talvolta accenna ai suoi vent’anni facendo balenare immagini di splendore. Ma non c’è mai sfoggio, né rimpianto, nei suoi ricordi; c’è sempre una positiva pienezza di vita. Al pomeriggio la  «rossa» invita i suoi interlocutori ad avvicinarsi all’acqua, si siede sul materassino di gomma e allunga le gambe sulla sabbia, in modo che il moto dell’onda gliele lambisca. «Come si sta  bene,  così, al fresco» dice, poi continua a parlare di uno dei tanti argomenti. Le mani, con noncuranza, raccolgono l’acqua e la versano sulle cosce dove l’onda non arriva. Continua così per ore, fino a quando c’è qualcuno che la sta ad ascoltare, fino a quando sua figlia non si decide a reclamare per tornare a casa. «Non mi toglierei  mai da questo fresco» dice.
La  «rossa» in questa spiaggia rappresenta un caso singolare: non offre nessun appiglio alle altre donne per una critica.  Sembra impeccabile in tutto, nel linguaggio, nella scelta degli argomenti, nel comportamento. Anche l’aspetto non dà appiglio: la sua bellezza  non è di grande rilievo e i lineamenti sono regolari, così pure le donne istintivamente più severe, più propense alla gelosia e al sospetto, si sentono disarmate. Questa perfezione,  questa simpatia che circondano «la rossa» finiscono  per far nascere intorno a lei un’ombra  che attenua il suo favore. Ecco un piccolo rilievo, il primo: «Secondo me questi suoi  prolungati bagni alle gambe hanno il preciso scopo di combattere la cellulite».

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