venerdì 27 luglio 2012

La tavolozza del bagnante


L’«artista» lo si riconosce anche quando sta annaspando nell’acqua tra gli altri venti bagnanti che dividono la prima striscia di mare dove non si tocca. Ha i baffi a spazzola, i capelli grigi, folti e lunghi, i cui ultimi riccioli gli si appoggiano sulle spalle. Sta poco sulla sdraio: è sempre in giro sotto uno dei tanti ombrelloni, a chiacchierare. «Non faccio per dire, ma ho al mio attivo 24 anni di tavolozza e il mio mestiere lo conosco bene». Trancia giudizi su tutti i pittori, dai primitivi in avanti, soffermandosi naturalmente sui contemporanei. «Una cosa abominevole» dice degli informali. «La pittura deve rispecchiare la verità, seppure rivista dall’animo del pittore che l’interpreta. Io, ad esempio…»
Ha portato qui in villeggiatura trenta tele e sul terrazzo della pensione che lo ospita ha improvvisato una specie di personale. «Non l’ho mica fatto per vendere – dice al suo interlocutore, e ormai, nei dieci giorni di permanenza al mare, l’ha già detto a 70 dei 150 bagnanti della sua spiaggia – ma semplicemente per far vedere come dipingo io». Affronta anche, e con molta disinvoltura, l’argomento prezzi: «Sa, io ho già una quotazione internazionale: diciotto punti», Poi fa dei calcoli strani da cui risulta che un suo quadro di medie proporzioni costa circa duecento euro. Si china per avvicinarsi all’orecchio di chi lo sta ad ascoltare: «Qui, però, nessun organismo internazionale mi può costringere a vendere a prezzo pieno. Se un amico, come potrebbe essere lei, ha piacere di avere un mio quadro, glielo cedo per molto meno, che so, la metà, quasi un regalo. Via, in fin dei conti siamo in vacanza,  tra amici, un favore lo si può ben fare». Si gira verso la collina che  è alle sue spalle: «Vede, io sto nella pensione che è in quella casa color nocciola: sul terrazzo ci sono i miei quadri. Se andrà a vederli mi farà un vero piacere. Ci terrei molto sentire il  suo giudizio sulla mia opera».
L’interlocutore promette vagamente, si alza per fare il bagno. Il pittore ne approfitta per andare sotto un altro ombrellone. «Guardate qua che spettacolo la natura, che tavolozza di colori! A proposito di colori, due settimane fa ho dipinto un quadro…»

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